​Vai dagli anni Duemila a oggi

Il nuovo millennio

 

Il primo anno del nuovo millennio si chiude con un concerto tenutosi nella Chiesa parrocchiale a cui partecipano il coro Laudate di Origgio, il coro Santa Cecilia di Uboldo e la soprano Gemma Lauropoli. 


Nel 2001 continua la tradizione dei concerti vocali-strumentali: il 13 ottobre, infatti, il Corpo Musicale onora Giuseppe Verdi con un concerto al cineteatro di Origgio alla presenza di un numeroso pubblico e dei paesi limitrofi. Partecipano la soprano rumena Gayaneh Tapacian, il tenore Ezio Pirovano e il baritono greco Koroneos Stefanos.

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La banda sfila in tenuta sportiva a Feltre

CORPO MUSICALE

SAN MARCO

ORIGGIO 1937

© Corpo Musicale San Marco APS 2023

 

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Gli anni Sessanta e Settanta

La ripresa economica

 

Il periodo che intercorre tra gli anni Sessanta e Settanta è ricordato in Italia come un’epoca di grande ripresa economica e industriale. Non fa eccezione Origgio, che vive un periodo di cambiamenti. Di riflesso, anche per il Corpo Musicale San Marco è un momento felice, caratterizzato da un risveglio culturale e dall’esigenza di una maggiore professionalità a livello musicale. Le figure del presidente Carlo Pagani e del vicepresidente Luigi Ceriani contribuiscono a questo proposito a dare un’impronta significativa alla banda.

 

La sede della banda in questo periodo è situata al primo piano dell’edificio di via Visconti, sede dell’Associazione nazionale combattenti e reduci fino alla metà degli anni Sessanta. La direzione artistica è affidata al maestro Iginio Fiorucci, persona dalla ricca esperienza musicale e di alti valori umani. I musicanti più esperti, inoltre, come da tradizione nella banda, contribuiscono alla formazione musicale dei più giovani con impegno e costanza, dando un contributo fattivo notevole. A questo proposito vengono ricordati in particolare i signori Tonelli, Scanagatti e Torrebruno.

 

Il 1961 è un anno di grandi soddisfazioni: il Corpo Musicale, infatti, si esibisce in un concerto nella piazza principale di Salò. Questo momento è vissuto da tutti con grande entusiasmo e partecipazione. Il 1961 è un anno è molto importante anche per la comunità: don Cesare Catella, già conosciuto in paese perché presente in parrocchia fin dal 1945, viene nominato parroco di Origgio.

 

 

Il venticinquesimo anniversario di fondazione

 

Nel 1962, grazie all’aiuto morale e concreto della popolazione origgese, al sostegno di vari benefattori (Marco Droulers, Carlo Brockhaus, il conte Borromeo, il sindaco Celeste Milani e il parroco don Cesare Catella) e all’interessamento sempre premuroso del barnabita Fratel Luigi Maria Banfi, la banda inizia i preparativi per festeggiare i primi venticinque anni di fondazione. L’esito più evidente di questo aiuto è il rinnovamento della divisa, di colore azzurro aviazione, che la banda indossa con orgoglio sfilando per le vie del paese in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario.

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La nuova divisa del Corpo Musicale San Marco. Da sinistra in primo piano: il presidente Carlo Pagani; Carlo Cartabia, sostenitore; il parroco don Cesare Catella; il maestro Iginio Fiorucci; Rosa Bianca Galeazzi, figlia del fondatore Mario Galeazzi; Carlo Ceriani, uno dei fondatori; il primo presidente Luigi Della Vedova.

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Da sinistra: Angelo Rota, Davide Seveso e Paolo Lorini in occasione del 25° anniversario di fondazione nel 1962.

Il Corpo Musicale San Marco e la popolazione di Origgio in occasione di uno dei falò organizzati per festeggiare Sant'Antonio (17 gennaio)

La banda come una grande famiglia

 

Nel 1963 la banda si reca in trasferta in Trentino-Alto Adige, visitando Predazzo, San Martino di Castrozza e il Castello del Buonconsiglio a Trento. I due giorni passati insieme consentono al gruppo di vivere una grande esperienza culturale e al contempo di rafforzare i legami di amicizia. All’interno dell’associazione, infatti, non mancavano i momenti conviviali, che coinvolgevano spesso anche gli abitanti del paese. Durante la ricorrenza di sant’Antonio (17 gennaio), ad esempio, gli origgesi si ritrovavano per trascorrere qualche ora di festa nei cortili storici, sempre accompagnati dalle note festose dei musicanti.

 

Purtroppo, nel 1966, viene a mancare Marco Droulers. L’imprenditore, figura di notevole prestigio e carisma, era sempre stato il più grande estimatore e sostenitore del Corpo Musicale San Marco, tanto da esserne nominato presidente onorario.

 

Il 1967 è un anno molto importante poiché il maestro Igino Fiorucci dà inizio alla scuola allievi presso l’oratorio maschile. Il maestro, infatti, si distingueva per le grandi competenze musicali e l’infinita pazienza nel trasmettere le prime nozioni musicali ai giovani musicanti in erba.

 

Significativo fu anche l’anno 1969, sia per l’iscrizione del Corpo Musicale San Marco all’Associazione nazionale bande italiane musicanti autonome (ANBIMA), sia per l’inaugurazione della nuova sede: il Comune aveva infatti messo a disposizione della banda parte del primo piano di Villa Borletti. Il 2 giugno del medesimo anno, il Corpo Musicale San Marco, insieme a 300 origgesi, al sindaco Celeste Milani, al dottor Emiliano Loi e a monsignor Grazioso Ceriani, presenzia all’inaugurazione della casa vacanze San Carlo a Vanzone, in Valle Anzasca. La parrocchia aveva infatti acquistato a buon prezzo una casa da sistemare con l’aiuto di tutti, per permettere agli origgesi che lo desideravano di passare un periodo di vacanza comunitaria.

 

 

Gli anni Settanta e i nuovi obiettivi della banda

 

Il Corpo Musicale San Marco affronta gli anni Settanta ponendosi l’obiettivo di aumentare il proprio organico. I corsi di musica impartiti grazie alla scuola allievi diventano una realtà sempre più consolidata e, grazie all’abilitazione ottenuta da Paolo Ceriani dal Ministero della pubblica istruzione e alla collaborazione di alcuni musicanti (Davide Seveso, Antonio De Blasi, Angelo Rota), si dà il via al primo corso di Orientamento musicale. Molti bandisti di oggi e di ieri si ricorderanno sicuramente della pazienza e allegria del Davidin (Davide Seveso) o della burbera simpatia del Pauleu (Paolo Ceriani), che, dopo la giornata lavorativa, dedicavano il loro tempo libero alla banda, e come spesso capitava aprivano le porte della loro casa ai nuovi musicanti in un clima di serenità e di amicizia. 

 

L’acquisto di metodi e strumenti nuovi fu un impegno economico non indifferente: fu solo grazie al contributo concreto della popolazione, del Comune e del sempre disponibile presidente Carlo Pagani che fu possibile portare avanti il progetto e il gruppo musicale.

Nel 1971 il maestro Fiorucci dirige un grande concerto: con la collaborazione della banda di Cantù e della banda di Villasanta, sulla piazza della chiesa S. Maria Immacolata, si tiene infatti il “Concertone”, dove oltre centocinquanta musicanti suonano insieme e danno vita a un grande spettacolo.

 

I musicanti con più anzianità di servizio ricordano sempre con piacere che nei primi anni Settanta la banda fece due gite memorabili, a Verona e a Macugnaga. Dopo aver visitato il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (BS) e consumato un lauto pranzo sulle rive del Mincio, la banda sfila infatti per le vie di Verona e in serata si reca all’Arena per assistere alla rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi. Qualche tempo dopo, don Cesare Catella invita il Corpo Musicale presso la casa-vacanze di Vanzone e la banda, salita sui ghiacciai del Monte Rosa, ha così l’opportunità di suonare in uno scenario maestoso.

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Il grande concerto diretto nel 1971 dal maestro Fiorucci. Sulla piazza della chiesa si esibiscono insieme le bande di Origgio, Villasanta e Cantù.

Una grande novità: l’esordio delle donne

 

Nel 1972 il maestro Fiorucci è sostituito dal maestro Antonio Manna, che resterà alla guida del Corpo Musicale fino al 1978. Con il suo arrivo la banda, fino ad allora composta da soli uomini, apre le porte anche alle donne. Fu così che Maria Teresa Seveso, Rita e Loredana Tanzi, Tiziana Lorini, Luisa Ferrario e Donatella Beladelli entrarono a far parte dell’associazione e furono da stimolo per una continua adesione femminile al gruppo.

 

Nel 1974 Felice Ceriani subentra a Carlo Pagani come presidente della banda, alla cui guida rimane fino al 1982. Sotto la sua presidenza nasce il Gruppo Majorettes di Origgio, composto da ragazze tra i dieci e i quindici anni che valorizzavano la banda precedendola durante le sfilate con piacevoli movimenti coreografici.

 

In questo periodo, grazie all'aiuto e all'impegno di gran parte dei musicanti, viene costruito il nuovo palco per i concerti, rifinito con tende rosse e lampioni. Il palco viene presentato in occasione di uno dei tradizionali concerti per la festa patronale che si tiene a settembre.

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Il vicepresidente Francesco Formento (1975-1980) con il maestro Antonio Manna (a destra)

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Il Gruppo Majorettes di Origgio. In primo piano Patrizia Ceriani, la responsabile del gruppo

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Andrea Monopoli e l'arte di portare la bandiera. La prima, risalente al 1945, fu sostituita nel 1957 perché rovinata; venne conservata comunque la stola ricamata in filigrana.

Una sfilata del Corpo Musicale San Marco. Tra i musicanti compaiono anche la prime donne, come è possibile notare nell'immagine. In primo piano l'alfiere della banda e il vicepresidente Eugenio Semproni (1965-1974), ex daziere di Origgio, da sempre affezionato al Corpo Musicale.

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25 aprile 1977, Festa della Liberazione: la banda sfila in via Visconti

I contatti con altre realtà

 

A partire dal 1975, grazie ai contatti del nuovo presidente, si tengono i primi raduni bandistici, che coinvolgono anche le bande dei paesi vicini.

 

La banda, inoltre, durante il Carnevale partecipò svariate volte alle sfilate di Novate, Bollate, Boffalora e Sant’Angelo Lodigiano. Per queste occasioni venne inventata la “Banda del Fracass”, alla quale, oltre ai musicanti, partecipavano anche ragazze e ragazzi mascherati e dotati di strumenti artigianali che facevano, appunto, “fracass”.

 

Una delle caratteristiche che ha da sempre contraddistinto la nostra banda è la capacità di creare aggregazione tra i musicanti. La “famiglia banda”, come piace chiamarla all’attuale presidente Enrico Mariani, non si occupa infatti solo di musica, ma è anche e soprattutto una sorta di palestra di vita, in cui non c’è mai una vera separazione tra musica, divertimento e spirito di gruppo.

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Carnevale di Origgio: la "Banda del fracass" apre il corteo dei carri e delle maschere

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I raduni bandistici del 1975, 1976, 1977 e 1978. Sotto, un gruppo di musicanti sul campo di calcio in occasione di uno dei momenti di aggregazione. Al centro è riconoscibile anche Daniele Lorini, capobanda del Corpo Musicale San Marco dal 1978.

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